Il blog sulla serie cadetta del fantacalcio ceccanese!
E' questa una storia che inizia tre anni fa. Era l'estate 2014, ed eravamo tutti elettrizzati per il mondiale brasiliano (rivelatosi ben presto un incubo per noi italiani). La precoce eliminazione ci fece tornare subito alla realtà, alle faccende di casa nostra, al mercato estivo, ai sogni di gloria sotto l'ombrellone. Tra i tanti fantamanager, Enrico ed Alessandra, per motivazioni completamente opposte, erano i più motivati. Il primo, appena retrocesso dalla Serie A dopo un magnifico ciclo di cinque anni, si apprestava a tornare nella sua Serie B; lì dove tutto era iniziato; la seconda, dopo una stagione da coadiuvante con Simone Lisi, era in procinto di debuttare nella nostra lega, in Serie C. Attorno ai due, ovviamente, c'era tantissima curiosità: da una parte per verificare come Enrico avrebbe approcciato la cadetteria e se sarebbe immediatamente risalito nell'Olimpo del fantacalcio, dall'altra per vedere davvero cosa sarebbe stata capace una donna alle prese con uno dei giochi tradizionalmente più maschilisti di sempre. Andò male ad entrambi. La stagione 2014-2015 fu un vero incubo sia per Enrico, che dopo un discreto girone di andata piombò nell'anonimato prima e nella disperazione poi a causa di uno sciagurato finale di stagione che lo costrinse alla retrocessione, sia per Alessandra che nonostante il promettente inizio finì col frequentare i bassifondi per finire, anche lei, in zona retrocessione. Ma oltre alla settima posizione, ad accomunarli è stato anche il ripescaggio avvenuto in estate; un ripescaggio che ha dato loro nuova vitalità e nuove motivazioni. Convinti nel voler riprovarci e nel potercela fare, Enrico ed Alessandra affrontano così la loro seconda vita con più piglio e convinzione. Enrico sfiora solamente la promozione, ma raggiunge comunque un ottimo terzo posto che lo mette in pole position per la stagione seguente; Alessandra, addirittura, vive il suo primo campionato al vertice, battagliando in lungo ed in largo con il cognato Marco, che la batte sia in campionato che in coppa. Insomma, per entrambi è stata una grande stagione con un pizzico d'amaro in bocca finale, ma poco importa: Enrico ha ormai ritrovato la fiducia in se stesso e la consapevolezza delle proprie qualità, mentre Alessandra ha ottenuto una splendida promozione che gli consente di sedere per la prima volta al tavolo dei grandi, in Serie B. Ed ecco finalmente che le strade dei due, del tutto simili ma restate sempre parallele, finalmente si incontrano. I due non rimangono indifferenti. La cadetteria, in questo triennio, è diventato nel frattempo il regno di Enrico, che lo ha trasformato e modellato a suo piacimento; e forse si è dimostrato troppo stretto per accogliere anche una primadonna come Alessandra, che lo stesso aveva fatto della "sua" Serie C. Insomma, i due se le danno di santa ragione, sia sul campo che fuori dal campo. Tra punteggioni in campionato, sfuriate di Natale, dimissioni del presidente e duelli esaltanti in Coppa dei Cadetti.. ne abbiamo vissute davvero tante. Alla fine, però, questa massacrante, stressante, intensissima e divertentissima stagione è arrivata al termine. Enrico ed Alessandra hanno dato il meglio di loro e la classifica è sotto gli occhi di tutti. Al di là di tutto, sono davvero stati i più forti ed entrambi meritano questa fortissimamente voluta Serie A. Per Enrico è un ritorno, attesissimo; per Alessandra è una incredibile prima volta. In entrambi i casi, è un momento storico. Godetevi questo weekend ragazzi; da domani si fanno le valigie!
Per me che, come dice Alessandra, seguo anche il campionato nordcoreano di Wimbledon, questo post è davvero speciale. Perché associare la prima, storica, vittoria di Alessandra e di una donna in questa lega allo scudetto di Novara del volley femminile.. é il massimo che avrei potuto desiderare. Il Novara, nel volley femminile, fino ad oggi è stata un pò come l'Inter pre-calciopoli: spesso bella, ma completamente sfigata. E l'incredibile maledizione dell'Agil Novara nasce proprio nell'anno del suicidio sportivo interista per eccellenza, nel 2002. Siamo nell'era Asystel, che porta a Novara soldi, organizzazione e tante ambizioni, ma lo scudetto va a Bergamo. L'anno successivo si torna in finale scudetto ma a gioire è Perugia. E poi di nuovo contro l'armata Foppapedretti Bergamo, che annulla addirittura cinque match point e vince la finale più incredibile di sempre. Nel frattempo l'Asystel, stufa di mettere soldi senza portare a casa lo scudetto, se ne va. Ci sono altre due finali (nel 2009 con Pesaro e nel 2015 con Casalmaggiore) ma di vincere non se ne parla. Fino ad oggi, quando al sesto tentativo l'Igor Gorgonzola Novara cambia la storia. Proprio come l'ha cambiata Alessandra. Nella finalissima contro Enrico non c'era spazio per i calcoli o per l'attendismo. L'unico risultato possibile era la vittoria, l'unico modo per raggiungere l'Olimpo del fantacalcio era scalarlo. Nessuna scorciatoia, quindi: il nemico andava affrontato faccia a faccia e battuto con le proprie mani. E dopo quattro anni difficili pieni di pregiudizi, delusioni, beffe, dolore e fatica, Alessandra non si è tirata indietro. La partita, terminata 3 a 1, non ha avuto storia e non rappresenta solo il primo trionfo in carriera di Alessandra ma è l'inizio di una nuova era per la nostra lega. Da parte mia e di tutti i maschietti della lega, complimenti!
Weekend al cardiopalma. La stagione è ormai agli sgoccioli, ed a ricordarcelo è la chiusura di tutte le competizioni a scontri diretti. Non fa eccezione questa Serie B, dove siamo arrivati alla prima, vera, resa dei conti tra Enrico ed Alessandro. Sullo sfondo lo scenario, sempre vivo, del campionato; ma oggi, protagonista assoluta sarà la Coppa dei Cadetti con uno scontro diretto destinato, comunque andrà a fare la storia. Da una parte la capolista Enrico (16), lo squadrone strafavorito che punta (oltre alla decima) ad essere il primo a vincere per la seconda volta questa competizione; dall'altra l'outsider Alessandra (14), che sogna il primo titolo della sua storia e di un genere intero: quello femminile. Il finale che il calendario ci ha riservato, con lo scontro diretto proprio tra le prime due della classe, è il migliore che ci si poteva attendere. Un faccia a faccia che si rende necessario grazie alla grandissima determinazione di Alessandra, che ha tenute vive le speranze di vincere anche queando Enrico sembrava ormai vicinissimo ad archiviare questo trofeo. In effetti, dopo tre giornate Enrico aveva già 4 punti di vantaggio e tutto lasciava presagire che non vi sarebbe stata lotta. Ma le tre vittorie consecutive di Alessandra contro Marco, Bonzie e Simone, tutte per 2 a 1, hanno riaperto i giochi; ed al primo passo falso di Enrico, contro il cugino Gianmarco due turni fa, la nostra first lady ne ha approfittato. Ed ora eccola qua, ad affrontare a viso aperto un mostro sacro del nostro fantacalcio senza paura né timori reverenziali. Dalla sua, Enrico ha una condizione ritrovata e soprattutto la possibilità di poter contare su due risultati su tre; Alessandra, il fatto che non ha davvero nulla da perdere. Per questa partita dell'anno qui in Serie B, ci sarà davvero il pubblico delle grandi occasioni. In bocca al lupo ragazzi!
Punto primo: battere Macron, Marcon... o come si cavolo si chiama; punto secondo: cacciare tutti i bonzie dalla lega cadetta. Si estrinseca in questi due punti il programma assolutamente populista e ultraconservatore di Marino, che di conservatore ha principalmente la ferma volontà di conservare il suo posto in Serie B. Noi ci scherziamo, ma Marino (83.5) ha fatto davvero bingo in questo turno. Guadagnando quasi dieci punti su Francesco (74), che pure è stato uno dei migliori in un turno davvero disastroso per molti, Marino ha infatti sorpassato il rivale, facendolo clamorosamente precipitare in settima posizione. Ed a questo punto la lotta per non retrocedere che coinvolge anche Marco (66.5) rischia davvero di infiammarsi più di quanto era stato fino ad ora. A rischiare di scendere in Serie C sono due veri pezzi grossi della lega, che nessuno ad inizio stagione poteva immaginare di ritrovarseli in queste condizioni a quattro giornate dalla fine. Attenzione, poi, che non è detta l'ultima neanche per il titolo. Alessandra (68) torna infatti a guadagnare sulla capolista Enrico, reduce da un un pessimo (58.5) ed a questo punto ripiombato sotto i venti punti di vantaggio. Per quanto riguarda la lotta per il podio, infine, assistiamo un pò al museo degli orrori, con Gianluca (64) che nonostante tutto guadagna su Simone (56) e Gianmarco / Igor (56), apparsi ormai demotivati e stanchi dopo una stagione lunga e faticosa. Alla prossima!