Coppa dei Cadetti - Alessandra, il trionfo più atteso

Per me che, come dice Alessandra, seguo anche il campionato nordcoreano di Wimbledon, questo post è davvero speciale. Perché associare la prima, storica, vittoria di Alessandra e di una donna in questa lega allo scudetto di Novara del volley femminile.. é il massimo che avrei potuto desiderare. Il Novara, nel volley femminile, fino ad oggi è stata un pò come l'Inter pre-calciopoli: spesso bella, ma completamente sfigata. E l'incredibile maledizione dell'Agil Novara nasce proprio nell'anno del suicidio sportivo interista per eccellenza, nel 2002. Siamo nell'era Asystel, che porta a Novara soldi, organizzazione e tante ambizioni, ma lo scudetto va a Bergamo. L'anno successivo si torna in finale scudetto ma a gioire è Perugia. E poi di nuovo contro l'armata Foppapedretti Bergamo, che annulla addirittura cinque match point e vince la finale più incredibile di sempre. Nel frattempo l'Asystel, stufa di mettere soldi senza portare a casa lo scudetto, se ne va. Ci sono altre due finali (nel 2009 con Pesaro e nel 2015 con Casalmaggiore) ma di vincere non se ne parla. Fino ad oggi, quando al sesto tentativo l'Igor Gorgonzola Novara cambia la storia. Proprio come l'ha cambiata Alessandra. Nella finalissima contro Enrico non c'era spazio per i calcoli o per l'attendismo. L'unico risultato possibile era la vittoria, l'unico modo per raggiungere l'Olimpo del fantacalcio era scalarlo. Nessuna scorciatoia, quindi: il nemico andava affrontato faccia a faccia e battuto con le proprie mani. E dopo quattro anni difficili pieni di pregiudizi, delusioni, beffe, dolore e fatica, Alessandra non si è tirata indietro. La partita, terminata 3 a 1, non ha avuto storia e non rappresenta solo il primo trionfo in carriera di Alessandra ma è l'inizio di una nuova era per la nostra lega. Da parte mia e di tutti i maschietti della lega, complimenti!