venerdì 28 giugno 2013

In lutto per un campione nel calcio e nella malattia

Stefano Borgonovo, 49 anni, è morto ieri pomeriggio. Soffriva da molti anni di SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica conosciuta anche come Morbo di Gehrig. Una malattia degnerativa che si manifesta per la prima volta con un innocuo crampo, un piccolo balbetto, una storta, una semplice stanchezza muscolare. Ma che non lascia scampo. La SLA è una malattia che quasi sempre non va ad intaccare la mente, la lucidità di pensiero, la memoria; né tantomeno danneggia i cinque sensi, la vista, il tatto, l'udito, l'olfatto e il gusto. No, la SLA, semplicemente, ti atrofizza i muscoli mentre tu, consapevolmente, diventi imprigionato nel tuo corpo senza più la possibilità di alzarti, muoverti, parlare. La SLA colpisce tutti i muscoli, nessuno escluso. Ed allora, prima o poi, ti impedirà anche di mangiare e di respirare. Senza dimenticare, infine, che anche il cuore è un muscolo. Ieri il cuore di Stefano ha smesso di battere, ma la sua non è stata una sconfitta. Dal 2008, ossia da quando ha annunciato di essere malato di SLA, ha lottato come un leone, ha dato forza e coraggio a chi come lui è ammalato di questo morbo che definirei infame, se solo avesse un'anima. Stefano è stato un grande giocatore, ma prima ancora è stato un grandissimo uomo, che ha donato a tutti noi una grande lezione di coraggio e di speranza. Grazie Stefano!

martedì 18 giugno 2013

Orgoglio pontino, il Latina si affaccia tra i cadetti!

C'è un tempo per ogni cosa. Sette anni fa si festeggiava quello che nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare: il Frosinone in Serie B. Eppure a quell'incredibile 2006 (il mondiale tedesco neanche ve lo sto a raccontare) sono seguiti ben cinque stagioni dei canarini tra i cadetti; un bellissimo lustro dove per il nostro capoluogo la Serie B era diventata la normalità. Il sogno finisce nel 2011, con l'amara retrocessione ed una città che torna di colpo normale, retrocesso in Serie C1, che nel frattempo aveva cambiamo nome in Lega Pro Prima Divisione. Nello stesso periodo, proprio nell'estate 2011 il Latina festeggiava lo storico approdo nella terza divisione italiana (promosso proprio insieme al Trapani, salito anch'esso in B qualche settimana fa), ed ecco che su un Francioni festante è un aeroplano che lascia palloncini gialloblù a lanciare la sfida. La divisione del Latina e del Frosinone in due gironi diversi, però, smorza anche l'entusiamo per quel derby tanto sentito e che a questi livelli non c'era mai stato. C'è da aspettare, però, solamente un anno. Nella stagione 2012-2013, quella appena finita, Frosinone e Latina vengono finalmente inserite nello stesso girone, il tanto temuto girone B. Non c'è la corazza Lecce, è vero; ma squadre blasonate come Perugia, Pisa ed Avellino sembrano bloccare le ambizioni di promozione delle due. Nel frattempo, però, i tifosi del Frosinone si rendono conto che il derby non sarà la tanto attesa passeggiata che si prospettava un anno prima: se infatti il Frosinone, deluso per la mancata pronta risalita in B, costruisce una squadra che sembra comunque poter ambire ai piani alti, il Latina non è certamente stato a guardare e non è più la semplice matricola che cercherà solamente la salvezza. Il Latina, forte di una società seria ed ambiziosa, ha voglia di continuare a crescere e di continuare a percorrere la scalata che è iniziata nell'ormai lontano 2007, quando dopo il fallimento nascono addirittura due diverse società, militanti una in Eccellenza e l'altra in Promozione, che rischiavano di dividere tifoseria e città. No, il Latina si è affidata ad un allenatore dal nome importante come Pecchia e mira a fare un campionato di alta classifica. Così è. Latina e Frosinone giocano bene, divertono e fanno sognare i rispettivi tifosi. I derby finiscono a favore del Frosinone (0 a 0 a Latina e 2 a 1 a Frosinone); ma al di là di questo, è il Latina che riesce a conquistare addirittura il primato ed a stare davanti agli odiati ciociari. Il Frosinone resta sempre ad un passo dalla zona playoff senza riuscire a raggiungerla; il Latina subisce anch'essa un piccolo calo delle prestazioni, ma l'esonero di Pecchia che permette il ritorno di Sanderra ridà nuovo slancio ai pontini. Ai Playoff Nocerina prima e Pisa ieri alla fine crollano ed il Latina realizza un sogno che sembrava impossibile. Fa un pò strano a pensarci, come per il Frosinone nel 2006, ma il Latina è in Serie B. Personalmente fa piacere avere una squadra laziale tra i cadetti; una squadra che prova a dimostrare che il calcio laziale non è solamente Roma e Lazio. Spero anche che il Frosinone il prossimo anno possa raggiungere i pontini, per disputare un derby tra i cadetti che farebbe parlare tutto l'anno. Ma c'è un tempo ed un tempo, e forse per i canarini, che a quanto pare vogliono tornare puntare sui giovani ed abbassare un pò l'asticella delle ambizioni, non è questo il tempo per puntare nuovamente alla Serie B. Pronti ad essere smentiti, chiudo il post con un bel Forza Ceccano, la mia unica vera squadra assieme al Milan ed alla nazionale!

mercoledì 5 giugno 2013

Simone D, immenso double!

Nell'ultimo post dell'anno, la celebrazione di un trionfo, quello di Simone D. Ne abbiamo parlato tanto, già fiumi di parole sono state scritte su di lui, ma è giusto rendergli onore per quello che merita, dopo che per tanti, troppi anni ha dovuto leggere di trionfi altrui. Quest'anno è toccato a lui; e non è un caso. E' frutto di un lento ma costante e progressivo miglioramento, nelle capacità e nell'esperienza. Quest'anno Simone D, in un campionato difficile come non mai, complicato non solo dalla crescente competitività di tutti i partecipanti della Serie B, ma anche dalla scomoda presenza del temibile nonché amico Alessandro, ha dimostrato di aver raggiunto il top della forma psico-fisica e si è andato a prendere di forza, senza tentennamento, senza cali di rendimento o indecisioni, la tanto agognata Serie A. La promozione, però, arriva corredata di medaglie, premi e complimenti. Si, perché dopo una stagione passata a sgomitare con i big del campionato per la seconda posizione dietro ad Alessandro, alla fine Simone D ha messo la freccia e se ne è andato in solitaria a vincerlo questo campionato; questa Serie B che, con 5 partecipazioni, è stata per un lustro la sua casa, che conosceva ormai a menadito. L'ha vinta e mai successo fu più goduto e sentito proprio. Ma non finisce qua; perché prima di compiere questa impresa, Simone D aveva vinto già quella che poi è diventata la ciliegina di questa magnifica e deliziosa torta: la Coppa dei Cadetti. Non è una semplice coppa di categoria; no, perché Simone D aveva un conto in sospeso anche con questa competizione, che per ben due volte gli era sfuggita per un soffio. Ancora bruciava, d'altronde, la beffa del 2010, quando la coppa finì ad Alex anche per fattori esterni, ossia per un 2 a 0 a tavolino che decise la coppa per i gol segnati. Taboo sfatato. Double storico, riuscito fino ad oggi solo a Stefano, conquistato. Simone D si è ormai liberato delle sue maledizioni e, forte di un carattere d'acciaio, motivazioni incredibili e fiducia nei propri mezzi, è pronto a spiccare il volo. In Serie A. Complimenti vivissimi!

domenica 2 giugno 2013

L'extraterrestre Alessandro torna nel suo mondo

Missione compiuta. Non c'erano sostanzialmente altri obiettivi per Alessandro in questa stagione, oltre che quello di tornare immediatamente in Serie A, nella sua Serie A. L'ideatore del blog, e cofondatore della Lega non poteva assolutamente restare un altro anno lontano dalla massima divisione; non lo poteva per il suo curriculum, non lo poteva per la sua storia. Alessandro merita di stare in Serie A, e però non solo per la sua carriera. Lo merita perché è stato protagonista di una grandissima stagione che, al di là dei pronostici di inizio stagione, non è stata affatto semplice. Ripartire dopo una retrocessione, immergendosi in una nuova ed inedità realtà, non è mai semplice e potrebbe sempre riservare brutte sorprese. Alessandro, però, ha antepoosto l'obiettivo di risalire ad ogni altro pensiero, non distogliendo mai la mente da questo obiettivo e preparando minuziosamente una rosa competitiva per la promozione. E ce l'ha fatta. Dopo l'asta è lui a scattare ed a prendere il comando fin dalla seconda giornata. Inizia così una marcia trionfale che soprattutto nella fase autunnale è davvero spettacolare e ricca di punteggioni. Pian piano tutti gli avversari si staccano, e solo Simone D sembra poter reggere il passo, pur essendo costretto a stare sulla difensiva. Ma ovviamente, non è mai una passeggiata. Complice i pochi soldi rimasti, il mercato di gennaio per Alessandro praticamente non esiste, e l'unica fonte di nuovi acquisti è il mercato degli svincolati. Aggiungiamoci la sfortuna per l'infortunio di Milito ed ecco che le cose iniziano a vacillare. E così, in pieno inverno, Alessandro si ritrova a procedere con passo costante senza praticamente alcuna insufficienza alcuna ma allo stesso modo senza grandi punteggi. Il primato regge finché gli altri, specie Roberto e Simone D, continuano a darsi battaglia tra loro. E' quando Simone D si stacca e parte all'inseguimento della capolista che le cose si complicano. Alessandro inizia a mostrare segni di stanchezza ed a dieci giornate dalla fine c'è la svolta: Simone D prende il comando, e non lo lascerà più. Alessandro, all'improvviso, vede cadersi il mondo addosso. Dietro, Roberto lo aggancia e lo distacca facendogli perdere anche la seconda posizione, quella che vale la Serie A. Come se non bastasse uno straordinario Francesco Z recupera e si inserisce nella lotta per la promozione. E' in questi momenti, dove chiunque avrebbe gettato la spugna, che Alessandro tira fuori quel qualcosa in più che fa fare la differenza ai campioni. Grinta e carattere che dimostra di non avere Roberto, che a questo punto era il favorito, che si disgrega crollando e finendo addirittura quinto. Grinta che invece ha anche Francesco Z, che però, anche a causa del fiatone per la lunga rimonta, non riesce a concretizzare l'occasione. Alessandro ce l'ha fatta. Dopo appena dodici mesi, quindi, Alessandro torna nella massima Serie. Poco importa se non si porta a casa alcun titolo da questa Serie B, fatta eccezione la supercoppa di inizio stagione; quel che conta era tornare ad esserci, in Serie A. Una nuova rinascita che sembra fatta apposta per celebrare il decennale della Lega.

sabato 1 giugno 2013

Quel cuore matto di Francesco Z prima o poi riderà

Francesco Z, un nome una garanzia. Con la promozione di Simone D in Serie A, vi è un simbolico passaggio di consegne tra i due veterani della serie cadetta. Con la partenza di Simone D cadrà un taboo, ossia non ci saranno più partecipanti che hanno vissuto tutte le stagioni della B e che saranno stati quindi sempre presenti. Ma vi sarà anche l'aggancio al record di presenze, ben cinque, da parte di Francesco Z. Francesco Z che avrà così modo di diventare lui il padrone della Serie B nelle statistiche; basteranno infatti, si fa per dire, 7 migliori punteggi e 2696 punti per superare Simone D. Ma intanto, inutile nascondere che Francesco Z guarda alla promozione di Simone D con un pò di invidia e speranza, che questo possa accadere anche a lui tra un anno. D'altrone tanti e tanti anni ad inseguire uno stesso obiettivo senza mai raggiungerlo un pò logorano, soprattutto se si ci fissa costantemente nel raggiungerlo. E poi, lasciatemelo dire, Francesco Z meriterebbe proprio questa Serie A per quello fatto vedere. Gli manca, se proprio dobbiamo trovargli un difetto, un pò di mancanza di regolarità non nelle singole giornate, ma nell'arco della stagione. Nella sua carriera, infatti, c'è sempre ogni stagione un periodo oscuro, che dura uno o due mesi, dove viene rovinato il lavoro di una stagione intera e, conseguentemente, lo porta ad autoeliminarsi dalla corsa. Quest'anno, nonostante il mese buio di gennaio che lo aveva estromesso della lotta, e lo aveva portato a duellare con Gianmarco tra la quarta e la quinta posizione, alla fine Francesco Z ha dovuto rinunciare alla Serie A per appena quindici punti. Pensate cosa sarebbe potuto accadere se il campionato fosse durato due giornate in più o se Francesco Z si fosse ripreso due giornate prima. Tuttavia, però, alla fine con i se non si fa nulla. Il ritorno in carreggiata per la promozione ha permesso si di superare un Roberto ormai in caduta libera, ma l'aggancio ad Alessandro è stato vanificato dal fiatone per lo sforzo fatto durante la rincorsa. La stagione, comunque, può essere in fin dei conti archiviata positivamente, avendo raggiunto un terzo posto che uguaglia il record personale ottenuto alla stagione del debutto. Ma lo sappiamo tutti che per Francesco Z il veterano, per il prossimo anno, non avrà più pazienza: bisogna iniziare a riempire quella bacheca e conquistare finalmente la Serie A!