Giornata 17, bufera sul Referendum, Enrico si dimette

Il titolo dell'articolo doveva anche includere un "Enrico, stai sereno", ma come già fatto in queste occasioni, lasciamo prevalere la cronaca su tutto. A proposito di queste occasioni, erano circa dieci anni che non si respirava questa atmosfera in lega, e bisogna dire che non ne sentivo la mancanza. Prima i fatti. Come sapete, la Serie B è l'unica lega che ha adottato il 6 politico in caso di rinvii, ma è già da qualche settimana che si discute sul derogare o meno il regolamento in occasione dei rinvii programmati di Bologna - Juventus e Milan - Crotone a causa della Supercoppa Italiana. Su questo punto, la lega si è spaccata: da una parte la linea del presidente, che ritiene il fatto un caso dubbio (proprio perché il rinvio è stato programmato e non avvenuto per cause non previste dopo la consegna delle formazioni) e quindi passibile di modifica tramite referendum; dall'altra l'opposizione, che invece non ritiene affatto la cosa un caso dubbio e che vede quindi questo referendum come un modo di cambiare, forse imporre, nuove regole in corsa. La spaccatura diventa insanabile nella serata di oggi, quando il fronte del No formato da Alessandra, Gianluca, Marino ed il vicepresidente Marco postano un comunicato condiviso con cui chiedono l'immediata revoca del Referendum salvo vedersi "costretti a prendere decisioni importanti per il futuro della Serie B e non solo". Mai, dai tempi di Mercatopoli, si era arrivati a tanto. Dopo l'inevitabile discussione che ne nasce, è lo stesso presidente ad interrompere il suo silenzio dapprima convocando una riunione d'urgenza per domani, e poi rassegnando a sorpresa le dimissioni. Fin qui, i fatti. E così, dopo tre anni di presidenza pieni, ricchi di casi spinosi ma anche di importanti soddisfazioni, Enrico si scuce di dosso quell'abito che ormai sembrava essersi ritagliato a pennello. Finisce, probabilmente, un'era per la nostra lega. Proprio come il sottoscritto fece in Serie A esattamente dieci anni fa, nel dicembre 2006, Enrico è il secondo presidente della storia a dimettersi. E lo fa, proprio come me, da "padre spirituale" della categoria (la A per me, la B per Enrico). Una sorta di distacco dalla placenta che, ai miei occhi e sicuramente anche a quelli di Enrico, si sperano possano essere utili, forse necessari e indispensabili, per una maggiore presa di coscienza della categoria. Chiudo questo articolo, dove avrete capito non si parlerà della giornata del weekend appena trascorso, con un ultimo parallelismo con le mie dimissioni esattamente di 10 anni fa. Allora, proprio come oggi, al presidente dimissionario successe il vice, un Del Monte: è stato Luca nel 2006, sarà oggi Marco, nel 2016. A lui, ed al presidente di Lega Max, spetterà il compito di evitare che a questa scossa non segua un terremoto come un decennio fa con il caso Mercatopoli. Lancio allora un augurio a tutti: se ci tenete a questa lega, cercate di collaborare insieme!

PUNTEGGI
84 Enrico
83.5 Simone
75.5 Francesco
73 Alessandra
73 Gianluca
72.5 Marco
69.5 Marino
68 Gianmarco/Igor

CLASSIFICA
1317 Enrico
1267.5 Alessandra
1245 Francesco
1242 Gianluca
1236.5 Gianmarco / Igor
1235.5 Simone
1219 Marino
1212.5 Marco