domenica 22 maggio 2016

Il principio della conservazione di Marino e Gianmarco C

Si può restare fermi per stagioni, intrappolati nel limbo di una categoria per stagioni (si guardi Bonzie); oppure, si può girovagare continuamente tra le categorie, in un continuo saliscendi che può far venire il mal di mare. Qualunque sia la preferenza di ognuno, siamo sicuri che almeno per questa stagione sia Gianmarco C che Marino avrebbero messo una firma per vivere una stagione tranquilla, senza troppi patemi. Entrambi, infatti, erano consapevoli che dopo un cambio di categoria, che sia una promozione (come Marino) o una retrocessione (come Gianmarco C), il rischio di non fermarsi più e di vivere una stagione di semplice trasizione da una categoria all'altra (quasi sempre in discesa più che in salito) è molto alto. Prendiamo Gianmarco C. Dopo una brutta retrocessione come quella dello scorso anno della A, categoria in cui non ha mai avuto davvero modo di esprimersi, si sapeva che sarebbe stato difficile ritrovare la concentrazione e ricreare tutte quelle condizioni che possono dar vita ad una pronta riscossa. Più facile, invece, è che non ci si torni ad ambientare neanche qui, finendo con l'ottenere una seconda retrocessione. Non parliamo invece di Marino: per lui, promosso dopo un biennio passato in Serie C, l'impatto con i cadetti era assolutamente tutto da valutare; e navigando nell'incertezza più totale tra personaggi che hanno fatto la storia della nostra lega... bè, la salvezza era davvero una chimera e l'obiettivo massimo cui si poteva ambire. Partite con queste premesse, Gianmarco C e Marino dobbiamo dire che sono riusciti fin da subito a fare ordine ed a formarsi delle idee chiare in mente. Non avranno creato delle armate all'asta, ma hanno messo su delle rose molto ben studiate ed attrezzate per competere a questi livelli. Non ea semplice né scontato, ma il loro punto di forza è stata la costanza di rendimento, che gli ha permesso di restare bene o male sempre nel gruppo centrale della classifica: Gianmarco con un occhio in più verso il quarto posto ed il podio, Marino con invece lo sguardo sempre fisso verso quella settima posizione da evitare come la peste. Hanno combattuto, lottato, sofferto e gioito, ed alla fine quello che chiedevano dalla loro stagione è arrivato. Gianmarco C, terminato incredibilmente a pari punti con Bonzie è costretto a rinunciare alla quarta posizione per il criterio dei gol fatti, ma in fin dei conti va benissimo così; Marino, che nei suoi agguerriti duelli prima con Bonzie, poi con Giuseppe ed infine, quello decisivo, con Alessandro R / Simone B, alla fine è riuscito a mettersene dietro due, pur con grandi patemi. Ora, che entrambi si ritrovano al termine della burrasca, esausti, sulla spiaggia che rappresenta la loro salvezza...possono tirare un sospiro di sollievo: la loro missione è compiuta. Complimenti ad entrambi per questa salvezza; per il futuro... si vedrà!

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